Se c’è una branca dell’odontoiatria che ha rivoluzionato la scelta dei dentisti soprattutto nell’ultimo trentennio questa è sicuramente l’implantologia. Anche se il vecchio amato ponte rimane una possibile opzione terapeutica, il continuo perfezionamento degli impianti dentali ne ha ridotto drasticamente l’utilizzo.
Ovvio, se ti manca un dito ti faresti rimpicciolire quelli accanto sani per metterne uno finto sospeso in mezzo? É lo stesso concetto.
Cos’è un impianto?
L’impianto dentale è una nuova radice a forma di vite fatta in titanio, quindi altamente biocompatibile, che viene inserita lì dove manca l’elemento dentale senza toccare gli elementi adiacenti.
Sfatiamo qualche luogo comune: il nuoto non è uno sport completo…ah no scusate ..che c’entra? : ) Allo stesso modo…non è molto meglio applicare un dente completamente nuovo senza toccare quelli adiacenti?
In estrema sintesi proverò a sciogliere qualche dubbio riguardo l’implantologia e sfatare qualche mito relativamante ai classici dilemmi (sacrosanti!) in cui si dibattono non pochi pazienti nei confronti del temuto IMPIANTO.
La paura dell’impianto è legata all’idea che venga avvitata in maniera cruenta una vite nell’osso. Detta così farebbe paura anche al dentista stesso!
L’implantologia, con le moderne tecniche, invece, prevede un’ approccio molto delicato che viene eseguito in anestesia locale. Si accede alla parte interessata all’impianto praticando un forellino per inserire una piccola vite in titanio e fare 2 punti di sutura, se necessario …si perché quando c’è tantissimo osso disponibile l’approccio può essere ancora meno invasivo. Si ricorre alla tecnica flapless, senza lembo, cioè senza bisturi..
In quel caso il dentista “rischia” di ritrovarsi il paziente nel tavolo a fianco in pizzeria la sera stessa!
Tutti i pazienti, in genere, il giorno della rimozione della sutura, dicono: “Dottore è andata benissimo. Pensavo di avere un male tremendo invece ho preso solo un antidolorifico” (alcuni neanche quello).
Ai pazienti particolarmente ansiosi può capitare di prescrivere qualche goccia di ansiolitico dalla sera prima e un’ora prima dell’appuntamento e va tutto per il meglio.
L’implantologia è nelle mani di tutti i dentisti, ma non tutti i dentisti hanno la stessa dimestichezza con le moderne tecniche chirurgiche, non tutti ovviamente hanno la stessa esperienza e non tutti hanno seguito dei corsi di aggiornamento necessari per poter soddisfare al meglio le richieste del paziente con necessità implantari.
Quando c’è poco osso in altezza esistono gli impianti corti (5-6mm) che funzionano benissimo come quelli lunghi; quando c’è poco osso in spessore esistono gli impianti a diametro ridotto.
Quando l’osso è troppo poco sia in altezza che in spessore, l’impianto si può fare lo stesso, ma bisognerà fare preliminarmente un pò di chirurgia rigenerativa per ricreare quei pochi millimetri in più necessari all’inserimento dell’impianto.
L’implantologia studia impianti inseriti per durare tutta la vita e generalmente così accade.
Ci possono essere però dei fattori che ne possono minare la durata:
qualità dell’impianto stesso, tecnica chirurgica non corretta, protesizzazione (cioè il dente in ceramica che va applicato sull’impianto) non adeguata, scarsa igiene orale del paziente, mancati controlli e richiami di igiene professionale, alcune malattie sistemiche.
Il “rigetto” dell’impianto dentale non esiste. Esiste in pochissimi casi la “mancata osteointegrazione”. Che significa? che se tu metti una vite nel muro, il muro è inerte e quindi non reagisce. Al contario quando si inserisce l’impianto nell’osso, l’osso stesso cresce intorno alle filettature dell’impianto rinforzandone il legame. Quando questo non avviene o avviene parzialmente allora l’impianto non si è osteointegrato, ma niente paura va solo rimosso e sostituito con uno nuovo.
La prestazione odontoiatrica molto spesso viene considerata come “un prodotto”.
“Dottò ma quanto mi costa mettere sto dente? Da un’altra parte mi hanno chiesto x”
Se da un’altra parte ti hanno chiesto “x” vuol dire che ti faranno una prestazione che vale “x”.
Se so che una lattina di Coca-Cola costa meno in un supermercato anzichè in un altro è chiaro che andrò lì: voglio una lattina di Coca-Cola e so che è uguale in entrambi i casi.
La prestazione odontoiatrica è un servizio.
La qualità del prodotto finale (impianto,otturazione,devitalizzazione) è il risultato di una serie di fattori che incidono non poco su quel prodotto, anche economicamente:
- Qualità dei materiali utilizzati
- Preparazione e aggiornamento del professionista
- Sterilità dello strumentario usato
- Pulizia degli ambienti
- Servizi offerti dallo studio
- Personale ausiliario pronto a prendersi cura del paziente ecc.
Se vai a mangiare in un ristorante stellato mangi benissimo ma mangi poco e spendi tanto, ma non ti lamenti dei soldi spesi perchè sei stato BENE!
Capita non poche volte di ricevere pazienti scontenti perchè hanno speso tantissimo e non sono soddisfatti del lavoro “subìto”.
Fortunatamente si riesce ad ottenere un’ottima qualità di terapie implantari anche senza svenarsi magari giocando anche sui tempi di esecuzione del lavoro .Se hai bisogno di 5 impianti e li fai tutti nello stesso intervento puoi magari meritarti uno sconto! Oppure puoi sostenere le cure implantari un pò alla volta. Ognuno ha i suoi tempi e vanno rispettati.
Io per esempio per fare la carbonara impiego 2 ore e anch’io esigo rispetto 😀
Dott. Rocco Milito