Il termine ortodonzia deriva dal greco e letteralmente significa “denti dritti”.
L’ortodonzia è una disciplina odontoiatrica volta a diagnosticare e correggere le malformazioni dei mascellari e/o la posizione anomala di uno o più elementi dentali, al fine di ripristinare un’occlusione funzionalmente stabile ed esteticamente armonica.
L’operatore sanitario che si occupa di questa disciplina è l’ortodontista o ortognatodontista. Nella pratica clinica, questo avviene attraverso l’utilizzo di apparecchiature ortodontiche sempre più confortevoli ed individualizzate, che possono essere di tipo mobile o fisso. Ma facciamo un po’ di chiarezza.
La gamma di possibilità di trattamento ortodontico è vastissima, come anche le tipologie di apparecchiature, siano esse mobili o fisse, a disposizione dell’ortodontista. Si tratta di strumenti per raggiungere un fine: la risoluzione della malocclusione. Quello che è fondamentale comprendere è che prima di applicare un qualsiasi tipo di apparecchio ortodontico è indispensabile realizzare una corretta diagnosi.
Come? Attraverso lo studio del caso. Solo analizzando i modelli di studio ortodontico, le radiografie e le foto del paziente è possibile definire una corretta progettazione del trattamento.
Bisogna valutare caso per caso, sulla base di numerose variabili. Non si può certamente prescindere dalla risposta individuale del paziente al trattamento e dalla sua compliance. Quindi una terapia può durare da alcuni mesi fino ad alcuni anni. Indicativamente la durata media di un trattamento ortodontico fisso si aggira intorno ai 24 mesi.
Si tratta di attacchi ortodontici, chiamati brackets, in metallo o estetici, che vengono applicati sulla superficie dentale, sia essa vestibolare o linguale, con una procedura chiamata bonding. Successivamente vengono collegati tra loro attraverso l’inserzione negli stessi dell’arco ortodontico.
È molto variabile e spesso dipende dalla natura e dalla gravità della malocclusione stessa. È buona norma portare il bambino ad una visita ortodontica verso i 4- 5 anni. Da ciò si evince che, ove necessario, può essere messo l’apparecchio anche in dentizione decidua o mista, precoce e/o tardiva. Non c’è un limite d’età per sottoporsi ad un trattamento ortodontico. Alcune malocclusioni richiedono terapie precoci e/o intercettive, fino ad arrivare alla necessità di un’ortodonzia pre- protesica nell’adulto.
Particolare importanza nei nostri centri odontoiatrici Avanguardia riveste anche l’ortodonzia delle nuove tecnologie, ovvero quella che utilizza scansione 3D, apparecchiature invisibili e tecnica linguale IncognitoTM.
Invisalign® è una tecnica ortodontica che, attraverso una tecnologia di imaging digitale 3D, consente la risoluzione di determinate malocclusioni in modo quasi completamente invisibile, avvalendosi di una serie di aligner (mascherine) personalizzati da indossare per garantire il graduale movimento dentale. Ciascun aligner viene indossato per circa due settimane per almeno 21 ore al giorno.
IncognitoTM è un apparecchio fisso linguale personalizzato. I brackets customizzati individualizzati, al posto di essere posizionati sulla superficie vestibolare o esterna dei denti, vengono posizionati sulla superficie linguale o interna, da cui il nome. Questo garantisce un notevole vantaggio in termini estetici rendendola un’apparecchiatura praticamente invisibile.
Solo dopo aver analizzato scrupolosamente tutti i dati relativi alla malocclusione da trattare ed averli confrontati con le effettive necessità e possibilità del paziente, l’ortodontista potrà intraprendere il suo percorso terapeutico che avrà sempre al centro il paziente stesso e le sue esigenze. Paziente la cui compliance sarà indispensabile per il raggiungimento dell’obiettivo comune: un sorriso stabile, armonico e funzionale ma soprattutto soddisfatto.
Dott.ssa Sara Di Benedetto