
Le apnee notturne
La sindrome delle apnee notturne o delle apnee ostruttive nel sonno – OSAS – Obstructive Sleep Apnea Syndrome – è una sindrome piuttosto diffusa.
Si calcola che il numero delle persone che soffre di apnee notturne è paragonabile a quello di chi soffre di diabete.
È un disturbo che riguarda maggiormente gli uomini e interessa le donne in particolare nella fase della menopausa.
Si ritiene inoltre che 1 persona su 4 affetta da apnea notturna, digrigna i denti durante la notte: è quindi soggetta a bruxismo.
Cosa sono le apnee notturne?
Durante le ore di sonno, in condizioni normali, la respirazione avviene in maniera naturale con il passaggio dell’aria attraverso naso, faringe, laringe fino alla trachea, bronchi e polmoni.
Se l’aria incontra ostruzioni si possono generare vibrazioni dei tessuti molli tali da provocare russamento.
Se l’aria respirata durante il sonno incontra ostruzioni totali o parziali si generano appunto le apnee notturne: interruzioni nella respirazione durante il sonno che possono durare dai 10 secondi a circa 3 minuti e ripetersi più volte nell’arco della notte.
Quali sono le cause delle apnee?
Non ci sono delle vere e proprie “cause”, ma fattori o condizioni che favoriscono l’insorgenza delle apnee.
Il disturbo delle apnee ostruttive del sonno si verifica ad esempio quando i muscoli della gola sono rilassati e bloccano le vie aeree interrompendo la respirazione. Può quindi capitare che la parte più interna della lingua entra in contatto con la parete posteriore della faringe e con il palato molle, creando pertanto ostruzione e di conseguenza l’interruzione dell’atto respiratorio.
Pertanto, le condizioni che favoriscono il manifestarsi di apnee possono essere: la congestione nasale, l’ipertrofia dei turbinati o anomalie del setto nasale, l’ipertrofia delle adenoidi o delle tonsille, una posizione posteriore della mandibola o una mandibola molto piccola, la lingua di grandi dimensioni, l’obesità e quindi un aumento del peso corporeo con notevole aumento della circonferenza del collo, il consumo di alcool prima di andare a dormire, i sonniferi, il diabete di tipo 2, nonché il fumo.
Quali sono i sintomi?
I sintomi provocati durante le apnee notturne possono, dunque, essere: il russamento persistente, il risveglio durante il sonno con sensazione di soffocamento, la necessità di urinare frequentemente, pause respiratorie nel sonno e appunto il bruxismo.
Nel bambino i sintomi possono inoltre riguardare il deficit di crescita staturale e ponderale, l’ipertrofia adenotonsillare e il palato stretto. Il deficit di crescita può essere proprio una conseguenza di apnea notturna non trattata.
Durante la giornata posso avere sintomi in conseguenza delle apnee notturne?
È facilmente intuibile come le apnee notturne possono portare a delle conseguenze anche durante le ore diurne. Il non riuscire a riposare bene durante la notte può portare a conseguenze quali ad esempio:
- Sonnolenza diurna
- Stanchezza e principi di depressione (specie nelle donne)
- Cefalea mattutina
- Riduzione della concentrazione
- Variazione dell’umore
Ci possono essere conseguenze sulla salute?
I pazienti affetti da apnee notturne possono presentare una o più alta incidenza di malattie cardiovascolari come: aritmie, infarto, ipertensione arteriosa, insufficienza cardiaca, ictus. Ciò può essere causato dai ripetuti fenomeni di ipossia che si verificano durante gli episodi di apnea.
Inoltre, chi è affetto da questa sindrome ha maggiore possibilità di sviluppare resistenza all’insulina.
Qual è il legame tra il Bruxismo e le apnee notturne?
Le indagini più recenti suggeriscono che il bruxismo notturno possa rappresentare un meccanismo protettivo nel paziente affetto da apnee ostruttive del sonno – OSAS.
Sebbene il gold standard per il trattamento delle apnee ostruttive del sonno è, e rimane, la C-PAP, ossia il dispositivo per la ventilazione meccanica a pressione positiva delle vie aeree, gli odontoiatri dopo un’attenta diagnosi di OSAS, in pazienti bruxisti, possono ricorrere, come trattamento, alla realizzazione di dispositivi di avanzamento mandibolare (MAD).
Si tratta di dispositivi in resina trasparente che si inseriscono sui denti, e hanno la funzione di mantenere la mandibola in avanti durante il sonno. Spostando la mandibola in avanti, si spostano in avanti anche la lingua e i tessuti molli: in questo modo le vie aeree si liberano e si aprono nuovamente.
Per finire una curiosità!
La recente normativa sulle patenti di guida ci indica che i soggetti affetti da apnee con sonnolenza diurna non possono conseguire o rinnovare la patente se non dimostrato di seguire un adeguato trattamento, fra cui rientra anche il MAD, nonchè una dimostrata aderenza al trattamento.
Se hai dubbi e pensi di soffrire di apnee notturne non esistare a chiedere un consulenza ad uno dei nostri professionisti.